Avevo 11 anni nel 1960 e frequentavo la prima media sezione F della scuola “Giovanni Scotti” di Ischia, la sola di tutta l’isola d’Ischia. La scuola media non era obbligatoria. Per accedere alla scuola media dopo le elementari bisognava fare un “esame di ammissione” e se non lo si superava non ci si poteva iscrivere. Bisognava ripiegare sull’”avviamento professionale”. La mia generazione – 1949 – fu l’ultima a fare l’esame di ammissione alla “scuola media tradizionale” dove si studiava il latino fin dal primo anno. La scuola media – negli altri Comuni dell’isola – veniva chiamata “la scuola ad Ischia” e veniva considerata una scuola “superiore” e lo era per la qualità degli insegnanti e per l’ampiezza dei programmi. Si studiava il latino per tre anni e la lingua straniera (francese o inglese) per due. In seconda si studiava l’Iliade ed in terza l’Odissea di Omero. L’esame di terza media era abbastanza duro e così doveva essere il giudizio finale della commissione presieduta dall’indimenticabile preside Anna Di Meglio Baldino.
Alla “scuola ad Ischia”, che si trovava in corso Vittoria Colonna nella “Villa Anna”, noi ragazzini di Casamicciola ci andavamo con l’autobus della SEPSA che faceva una corsa speciale in partenza da Piazza Marina ogni mattina. Ricordo che era un bel autobus dell’Alfa Romeo guidato dall’autista Egidio Fermo. Avevamo l’abbonamento con la fotografia.