Ischia News ed Eventi - Il punto. Il sacrificio dimenticato di Dag Hammarskjöld nel mondo di oggi

Il punto. Il sacrificio dimenticato di Dag Hammarskjöld nel mondo di oggi

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Provo un senso di saturazione morale e intellettuale nel seguire le vicende della guerra in Medio Oriente. Questo odio senza fine, nonostante una presunta "tregua" tra palestinesi e israeliani, viene trasformato in spettacolo dal presidente USA Trump, trasmesso in mondovisione. Ma lui stesso sa benissimo che, al di là della spettacolarizzazione, una pace reale non esiste. Non c'è, e forse non ci sarà mai, una convivenza pacifica tra i due popoli.

A poche ore dalla firma della tregua, si torna a sparare, si torna a morire. Hamas giustizia senza pietà i collaborazionisti. Ma che pace è questa? Continuano ad ammazzarsi, incapaci di trovare un modo per convivere.

Questa impotenza davanti a un conflitto eterno mi ha portato a una saturazione tale che non riesco più a seguire i telegiornali, né su Sky né su La7 — gli unici che guardavo. Gaza è al centro dell'informazione, ma tutto è disperatamente ripetitivo. Nonostante lo show globale, non esiste una pace, né la possibilità di una civile convivenza tra due popoli. E se non si riesce nemmeno in questo, come si può pensare a uno Stato unico, o a due Stati, nel sistema giuridico internazionale che regge il mondo da secoli?

C'è una tristezza profonda in me, che ho seguito questa vicenda per sessant'anni. In tutto questo tempo non ho mai visto la pace. Ho visto tentativi, tutti falliti. Come sono falliti in tante altre parti del mondo. Ed è proprio in questo contesto che il mio pensiero è tornato a Dag Hammarskjöld (1905–1961).

L’ONU serve ancora?

Nessuno ha ricordato Dag Hammarskjöld in questi anni bui, neanche quando il presidente Trump, parlando all’Assemblea Generale dell’ONU, ha dichiarato che le Nazioni Unite non hanno fatto nulla per la pace. Di fatto, ha detto, l'ONU non serve a niente. A ottant'anni dalla sua fondazione, è una dichiarazione grave.

La rozzezza delle sue parole è profondamente diseducativa per i giovani. Il degrado politico continua, senza sosta. Eppure Trump ha 78 anni. È della mia generazione. Quella del ’68. Una generazione che si è battuta contro la guerra in Vietnam, contro il neo-imperialismo americano, che ha sostenuto il governo di Unidad Popular in Cile, che credeva in un ruolo forte e attivo dell’ONU per la pace nel mondo.

Dag Hammarskjöld fu il secondo segretario generale dell’ONU. Morì in un incidente aereo in Africa, durante una missione di pace in Congo, allora ex colonia belga. Di lui, ragazzo sedicenne nel 1965, lessi un ritratto straordinario sulla rivista Selezione. Rimasi colpito: un esempio di pensiero, di vita, di coerenza. Un insegnamento indelebile che ho custodito per tutta la vita. Una speranza. Un sogno.

G. M.