Le conclusioni dell’incontro tra l’assessore Vetrella ed i Sindaci delle isola del Golfo di Napoli sono state del tutto deludenti, oltre che allarmanti; ancora una volta, di fronte alle politiche regionali filo privatistiche, i Sindaci hanno abbassato il capo e, senza esprimere alcuna dignità istituzionale, hanno consentito all’Assessore di “accelerare il processo di privatizzazione della Caremar”, con pesanti conseguenze che detta scelta comporta sui diritti e sul libero confronto commerciale. E’ il consolidamento di un Cartello armatoriale e di un monopolio che già condiziona al negativo il settore.
“Era scontato l’atteggiamento dell’Assessore ma che i Sindaci si intimidissero talmente da diventare politicamente servili e per niente propositivi non ce lo saremmo mai aspettato. Ancora una volta hanno dimostrato incoerenza e di non avere idee e coraggio; e soprattutto di non avere un loro unitario progetto da contrapporre a quello affossante dell’Assessore regionale. Nessun orgoglio istituzionale è prevalso, eppure i Sindaci avrebbero potuto gettare le basi per una revisione consiliare di tutta l’assurda procedura di privatizzazione consentendo così alle istituzioni locali di poter essere parte attiva di futuri processi decisionali sui servizi essenziali a cui ancora una volta, a cuor leggeroe con gravi conseguenze, hanno voluto discostarsi”. Così a caldo da parte dell’Autmare, promotore dell’iniziativa al Centro Direzionale che ha visto la partecipazione del Sindacato filt-cgil e quello dei Comandanti e dei Direttori di Macchine, del variegato mondo Comunista, degli Autotrasportatori, della Federconsumatori, della Confesercenti, di tanta parte del movimento degli utenti del trasporto marittimi e soprattutto del lavoratori Caremar che con la loro presenza hanno attestato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di abbandono della società pubblica che si vuole portare al fallimento per favorire ancora una volta il mondo degli affari. Una manifestazione che non ha trascurato di affrontare l’impegno di tutti a sostegni dei lavoratori alilauro vittime dell’arroganza padronale.
